BARI - Resta ancora chiuso l’aeroporto di Gatwick di Londra, mentre polizia e funzionari dell’aeroporto indagano sulle segnalazioni di droni che stavano sorvolando l’area dello scalo. Molti i disagi dei passeggeri, tra loro anche alcuni baresi, bloccati per ore nell'aeroporto senza poter rientrare a casa. A raccontarcelo è uno di loro, Marino Spilotros, costretto a dover acquistare un nuovo volo per ritornare nel capoluogo pugliese. «La situazione è drammatica: ci hanno fatto attendere per ore senza darci alcuna spiegazione, lasciandoci al nostro destino con un buono (insufficiente) di 5 sterline per prendere acqua e cibo». Bloccati nell'area partenze almeno 110mila passeggeri e oltre 700 voli cancellati, proprio sotto le festività natalizie. «Addirittura mi hanno proposto di rientrare il 24 dicembre in Puglia, perché non riescono a trovare le coperture. Ho preferito sborsare altri 500 euro e comprare un nuovo biglietto. Ma non tutti possono farlo. Tantissimi sono in fila per trovare una sistemazione alternativa in albergo, c'è chi preferisce dormire qui. Ciliegina sulla torta: il sito non funziona e loro non rispondo più al telefono, poi dicono in Italia», ha commentato Spilotros.
Gatwick è stato chiuso mercoledì sera alle 22 circa. Ha riaperto alle 3 di notte circa , a solo per 45 minuti: la chiusura totale è stata immediatamente ripristinata. Molti voli in arrivo sono stati dirottati verso altre destinazioni in Gran Bretagna e in Europa. I responsabili dello scalo londinese prevedono che i disagi causati dall’avvistamento di droni sopra lo scalo continueranno fino a venerdì. È stato rinnovato l’appello a tutti i viaggiatori con voli prenotati in partenza da Gatwick di contattare le compagnie aeree di riferimento prima di recarsi all’aeroporto.
















