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Un Belpaese senza Sud come se chi ci vive fosse diversamente italiano

Un Belpaese senza Sud come se chi ci vive fosse diversamente italiano

 
Lino Patruno

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Lino Patruno

Un Belpaese senza Sud come se chi ci vive fosse diversamente italiano

Una giornata per capire il Sud d’Italia. Incontri un amico, ci scambi due chiacchiere, ti lasci col segno del telefono all’orecchio: chiamami. Eh, ma se non ci fosse il Sud, come mi chiameresti?

Sabato 11 Gennaio 2025, 13:24

Una giornata per capire il Sud d’Italia. Incontri un amico, ci scambi due chiacchiere, ti lasci col segno del telefono all’orecchio: chiamami. Eh, ma se non ci fosse il Sud, come mi chiameresti? Perché buona parte dei microchip che fanno funzionare i cellulari in tutto il mondo sono prodotti ed esportati da una multinazionale che opera al Sud. Magari meglio una mail. Anche questo è possibile grazie al Sud, stessi microchip per i computer. Vai a prendere la macchina dal posteggio per tornare a casa, hai sempre preferito auto italiane. Ma anche qui, se non ci fosse il Sud andresti a piedi, perché la maggior parte delle auto italiane si producono al Sud. Così i Gps e le «scatole nere» (tutto Murgia Valley). Mah, posso prendere un bus: neanche qui scappi, fatti al Sud anche la maggior parte dei bus.

Finalmente a casa, hai avuto una giornata faticosa, stasera a cena spaghetti col tonno. Ancora ringraziamento al Sud, che sforna oltre la metà della pasta secca delle tavole nazionali. Sì, rosso, sai che non mi piace il tonno in bianco. Pomodori quasi tutti dal Sud, anche quelli imbottigliati al Nord. E quanto al tonno, mari del Sud per quello italiano. Dopo cena, solito relax davanti alla tv, spero di non addormentarmi una volta che una trasmissione mi piace. Ti deluderà un comodissimo divano in buona percentuale meridionale, anche se fanno sempre la pubblicità a un altro che è una specie di tormento quotidiano.

Comunque non vuoi fare tardi, domani hai un viaggio di lavoro. No, niente auto, per una volta c’è un treno comodo. Anche se arrivata al Sud l’alta velocità diventa bassa velocità, sono fatti al Sud molti di qui treni per i quali non sono stati dati al Sud i binari giusti. E anche dove in città prendi la metro, stessa provenienza sudista di locomotiva e carrozze. Ché se proprio vuoi darti una botta di vita e farti un mitico viaggio sull’Orient Express, beh ci troverai lussuosi vagoni «made in Brindisi», pensa tu.

Lungo il tragitto in treno, tante pale eoliche, sì, ha ragione Sgarbi, così si deturpa il panorama pugliese. Eh, allora dobbiamo metterci d’accordo col riscaldamento globale, no? Finché non avverrà, ci vuole l’energia alternativa: prodotta al Sud la metà di quella italiana, altrimenti hai voglia ad andare a carbone. Così come arriva al Sud quasi tutto il gas importato, tanto che senza il Sud avremmo i cieli neri di smog.

E però senza ricompensa il Sud non può diventare la presa elettrica nella quale tutto il Paese mette bellamente la spina come un bancomat. Allora pale eoliche irrinunciabili, anzi si sta fabbricando al Sud (Taranto) la più grande del mondo.

Passi in farmacia, devi rinnovare le scorte per la tua terapia. Ricerca e produzione al Sud di buona parte dei farmaci italiani, senza Sud puoi stare fresco se ti ammali davvero fino ad aver bisogno dei salvavita.

Leggero pranzo prima del ritorno, non ti vuoi appesantire. Risposta immediata: dieta mediterranea, verdura e frutta. Il tesoro agricolo del Mezzogiorno è il maggiore d’Europa. E olio che è buono come il latte della mamma. Nonostante il cambiamento di clima (e la maledetta Xylella) dove sono gli ulivi, nella Brianza area più inquinata d’Italia? Prima di tornare, devi metterti elegante per un ricevimento: alta moda maschile di Napoli e dintorni. Poi hai bisogno di un prelievo di soldi e non trovi una banca vicina. Nessun problema, ora l’Atm c’è anche nei distributori automatici di bevande e snack, grazie a un giovane di Monopoli.

Varie ed eventuali, caro meridionale che non sai quanto dovresti sapere sul tuo Sud. Si fabbricano al Sud la maggior parte degli aerei e dei componenti per aerei italiani (dice niente Brindisi?).

Se c’è un guasto in ferrovia (quante volte con tutti i ritardi) è al Sud la multinazionale primatista mondiale per la sicurezza di queste ferrovie. E immagina che una Ducati di Motogp, quelle che da anni sbaragliano i giapponesi, perda un bullone. Serve una stampante 3D per rimediare subito: dalla Puglia le stampanti 3D più precise, ecologiche e ricercate al mondo. E senza acciaio, dove vai: Taranto (nonostante tutto).

Se il Sud fosse uno Stato autonomo, sarebbe la settima potenza manifatturiera d’Europa. Già ora esporta nel 91 per cento dei Paesi del mondo. Ed è la terza economia del Mediterraneo.

Caro meridionale scettico, perditista, dolorista e sconfittista quando pensi al tuo Sud: queste cose devi saperle, ti servono per avere un po’ più di fiducia, per vivere la tua terra con meno fatalismo (che spesso è l’alibi dei mediocri). Non sei da meno di nessuno, sei solo trattato da diversamente italiano da chi non ti ha dato tutti i mezzi (servizi e infrastrutture) che ha dato agli altri italiani.

Però immagina cosa sarebbe l’Italia senza questo Sud. E per favore, se hai un figlio o un nipote pronto ad andar via, raccontagli questo Sud che non gli hanno mai raccontato. Magari non cambierà niente, ma un dubbio glielo avrai iniettato.

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