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Parla anche un po' lucano «From the Vine», film amato in Nuova Zelanda

Parla anche un po' lucano «From the Vine», film amato in Nuova Zelanda

 
Cristiana Lopomo

Reporter:

Cristiana Lopomo

Parla anche un po' lucano «From the Vine», film amato in Nuova Zelanda

L'opera è del regista di origini pisticcesi Cisterna

Sabato 30 Gennaio 2021, 17:01

Una bella «consolazione» che arriva dall’altro capo del mondo: mentre in Italia toccherà aspettare, forse, il 5 marzo, prima di poter tornare a metterci comodi su una poltrona, al buio, per gustarci un film sul grande schermo, c’è, intanto, un pezzo dell’area nord della Basilicata sbarcato con successo in Nuova Zelanda, grazie al film «From the Vine» del regista Sean Cisterna, canadese, di padre di origini pisticcesi. Tra i paesi più virtuosi nella lotta alla pandemia, la Nuova Zelanda ha registrato uno dei cali più contenuti nei box office a livello globale: «solo» il 47,6 per cento. Qui il Covid-19 è stato praticamente debellato; i cinema sono aperti, anche se c’è l’obbligo della mascherina. Sono arrivati sin qui i vigenti del Vulture con la magia dei filari di viti d’Aglianico allineati sui dorsi scoscesi delle colline; il profumo della vendemmia e degli acini d’uva pigiati sotto i piedi; l’atmosfera dei casolari di campagna; la natura in tripudio e gli scorci del centro storico di Acerenza e della sua maestosa Cattedrale. «Il mio nuovo film ha incassato oltre 61 mila dollari al botteghino della Nuova Zelanda questa settimana. Anche se potrebbe essere una miseria al confronto con quello che riescono a fare i film di Hollywood, è un risultato di cui vado molto orgoglioso»: è il post pubblicato, qualche giorno fa, dal regista Sean Cisterna sul suo profilo Facebook che ha acceso la nostra curiosità, tanto da indurci a contattarlo. «Da domenica 17 gennaio “From the Vine” era al nono posto al box office della Nuova Zelanda, weekend in aumento del 31%. Per un film indipendente – ha spiegato il regista - presentarsi su qualsiasi classifica al botteghino straniero, al di fuori del proprio paese, è un risultato raro: per questo il nostro team è davvero molto soddisfatto. In Canada è stato il film canadese numero uno nelle classifiche Video On Demand per tre settimane di seguito. A ottobre 2020 è stato rilasciato su Vod negli Usa da Samuel Goldwyn Films e si è classificato in alto nelle classifiche cinematografiche indipendenti. Nel corso di questo 2021 uscirà anche nel Regno Unito, in Irlanda e in Australia, ma solo una volta che i governi locali riterranno sicuro riaprire i cinema. Con tutte le restrizioni legate alla pandemia e, dunque, alla possibilità di viaggiare e di spostarsi per il mondo, siamo felici – ha concluso Sean Cisterna - che il pubblico possa sperimentare la bellezza di Acerenza attraverso il nostro film». Un «bagaglio» prezioso, emozionante si porta dietro con sé il film girato nel 2018 nel territorio acheruntino: «From the Vine», tradotto in italiano «In vino veritas», coproduzione Canada-Italia del 2019. Scritto da Willem Wennekers, dal romanzo autobiografico «Finding Marco», «Alla ricerca di Marco», di Kenneth Canio Cancellara che a 11 anni lasciò Acerenza, suo borgo natale, e s’imbarcò oltreoceano con la madre per raggiungere il padre a Toronto dove è poi diventato tra i più noti ed esperti avvocati del Canada, imprenditore a capo della più grande compagnia farmaceutica del paese, impegnato anche nel settore delle energie alternative e dell’industria automobilistica, nominato Federal Queen’s Counsel dalla regina Elisabetta d’Inghilterra. Protagonista, l’attore statunitense Joe Pantoliano, il Cypher di Matrix che tutti certamente abbiamo ben impresso nella mente.

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