BRINDISI - È fuori pericolo lo stagista rimasto ferito durante corso di formazione «trasporto navale», dell’Its logistica Puglia, all'interno delle aree dell’azienda «Cantiere Navale Danese Yacht Service» di Brindisi. Il giovane che ha riportato alcune fratture al bacino ed alla gamba sinistra, guarirà nell'arco di 60 giorni. L’incidente - è giusto ribadirlo - che si è verificato per un errore di manovra durante un laboratorio di formazione, ha aperto a critiche e spunti di riflessione sul tema della sicurezza.
Un contributo in questo senso arriva dal movimento «Ora tocca a noi» che propone l’istituzione di un Osservatorio sui percorsi di formazione-lavoro.
«Ora più che mai - dice il consigliere comunale Giulio Gazzaneo - sosteniamo la proposta di istituzione di un Osservatorio sui percorsi di formazione-lavoro per monitorare la sicurezza, l’adeguatezza delle mansioni e del tutoraggio, coordinando tutte le Istituzioni coinvolte affinché questi eventi non si ripetano più».
Come mai questa proposta?
«A prescindere dal fatto delle ultime ore, la proposta va nella direzione di avere maggiore attenzione all’atto della formazione anche nelle attività di tutoraggio a vantaggio della formazione nella massima sicurezza possibile».
Un tema delicato quello della sicurezza.
«L’incidente dell’altra mattina, che ha coinvolto un giovane 21enne impegnato in un percorso di formazione presso un ITS, si inserisce nella serie di episodi di infortuni sul lavoro che vede sempre più spesso coinvolti studenti o tirocinanti. Stando a quanto riportato, lo studente-praticante, durante una manovra di guida di un muletto condotto da un altro praticante, "veniva investito e gli arti inferiori rimanevano incastrati sotto lo stesso". Noi tutti siamo vicini al giovane e alla famiglia ed esprimiamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione».
Serve quindi un maggiore impegno su questo fronte.
«La proposta dell’Osservatorio sui percorsi di formazione-lavoro non è nuova. Già è stata sollecitata da più parti data la tendenza in aumento di infortuni ed incidenti nel corso della fase di formazione che in altri posti, in Italia, ha già fatto delle vittime. Crediamo che sia il momento di avviare un impegno più concreto cercando di mettere insieme tutte le istituzioni coinvolte con Asl, aziende, Regione per cercare di dare un contributo serio all’aumento della sicurezza per i giovani che fanno formazione. È a garanzia di tutti non solo dei giovani, ma anche degli stessi enti di formazione e delle imprese».
















