Secondo quanto riferiscono le forze dell’ordine, i dueerano seduti per un panino e una birra davanti ad un chiostro, uno dei «food truck» accorsi in via Lazzati per la festa dei Santi Medici. I sicari, almeno due, sarebbero arrivati a piedi, un diverbio, poi subito le pistole. Le due vittime hanno tentato la fuga, risalendo sul marciapiedi, verso il vicino distributore di benzina. I proiettili, tuttavia, li hanno subito raggiunti.
Vitariello, ritenuto estraneo ai fatti se non per la sfortunata coincidenza di essere uscito a passeggio con la persona sbagliata, è stato colpito ad una gamba. Tarullo, a quanto pare il principale destinatario dell’agguato, ha riportato tre ferite di arma da fuoco: due alle gambe, una al gluteo:è stato operato in nottata al Policlinico e le sue condizioni non sono gravi. Sull'asfalto, fra il sangue, la birra, la confusione della musica e delle luci del luna park, gli agenti della Scientifica del Commissariato di Bitonto hanno recuperato sette bossoli, di due calibri diversi. Resta da capire se i sicari hanno sparato con due pistole diverse o se le vittime hanno risposto al fuoco.
Subito dopo gli spari, uno dei due feriti è stato caricato in macchina, una Audi A4, e trasportato in ospedale. L’auto è stata intercettata, seguita e poi scortata dai Carabinieri. Per l’altro ferito, invece, è stato necessario chiamare l’ambulanza. L'altro ferito è stato già dimesso.
Il crepitio degli spari delle pallottole ha creato il panico fra la gente che aspettava il suo turno in fila alle giostre: nel pigia-pigia della fuga, qualcuno sarebbe stato travolto e schiacciato dalla folla, fino a quando l’arrivo delle forze dell’ordine non ha riportato la calma. Ma non è stata imposta la chiusura del luna park, evidentemente per non causare danni economici ai gestori delle giostre e delle altre attrazioni. Nemmeno il chiostro dei panini, davanti a cui sarebbe avvenuto l’agguato, è stato chiuso e decine e decine di clienti hanno continuato ad ordinare patatine e birra mentre i poliziotti e i carabinieri procedevano con i rilievi e le foto. La grande ruota panoramica ha continuato a girare, con tanto di passeggeri a bordo, centinaia di pellegrini, diretti al parcheggio bus di via Lazzati si sono fermati a guardare, spettacolo nello spettacolo, i bossoli e il sangue sull'asfalto. Facce tese, nel frattempo, fra gli uomini in divisa. La mano che ha sparato, molto probabilmente, è la stessa che giovedì sera ha attentato alla vita di Giuseppe Antuofermo, anche lui ritenuto fedelissimo di Conte.
















